sabato 28 giugno 2014

A spasso per Sferracavallo

Oggi mi sposto dal centro città e vi porto a passeggio in uno dei borghi marinari più belli della zona: Sferracavallo. Il quartiere, che da tempo reclama l'autonomia comunale, nasce come un borgo di pescatori, distante dalla città di appena un paio di km. Sferracavallo mantiene il fascino degli antichi paesi costieraschi, con i tetti a spiovere e certe ville padronali, che svettano da piccole alture. E' lì che, da sempre, si concentrano i piccoli pescherecci che riforniscono di pescato la città. La tradizione si è conservata nel tempo, tant'è che a Sferracavallo è un pullulare di pescherie e ristorantini dove gustare, a prezzo fisso, abbondanti menù di pesce.
 
 

Si tratta di preparazioni essenziali ed abbandonati, che richiamano clienti da ogni dove. In estate è un tripudio di nordeuropei che si "abbuffano" di pesce, alternando i loro tavoli a quelli dei locali, che a Sferracavallo festeggiano ora la cresima, ora il battesimo, ora la laurea. Il Delfino e Temptetion sono solo due delle insegne storiche della ristorazione locale. Malgrado alcuni definiscano kitsch il borgo, se paragonato al più borghese Mondello (che dista pochissimo da Sferracavallo), la gente del posto non esita ad affermare che, "se solo qui vi fosse il casinò, l'atmosfera sarebbe uguale a Montecarlo o a Sanremo".
 
 




 Faccio gite a Sferracavallo sin da piccolissima, quando con i miei, per il venticinque aprile, come da tradizione, da Casteltermini raggiungevamo Palermo. L'itinerario era quello che continuo a seguire. Pranzo di pesce con l'immancabile pasta alle sarde e muddica (provatela è eccezionale!), gelato al pistacchio e limone e  dopo "la mangiata" a passeggio per il lungomare. Lì è un tripudio di bancarelle, che vendono chincaglieria di ogni foggia. Capita anche di beccare un artigiano, vuoi dei tessuti, vuoi del legno e di acquistare un cimelio da custodire. Dalla panoramica davanti ai ristoranti è bello proseguire dritti fino al noleggio dei motoscafi e dei gommoni. Lì, armati di costume, vi consiglio di fare un'escursione alla baia del Corallo, a Barcarello e fino alla riserva naturale di Capo Gallo. Sono posti dove la bellezza marinara della Sicilia dà il meglio di sè. Se siete fortunati, vi capiterà di imbattervi in qualche antico veliero, che ogni tanto costeggia la zona ed è disponibile per dei mini tour a prezzi abbordabilissimi. Gli appassionati di pesca subacquea a Sferracavallo trovano la loro panacea, oltrechè una gamma senza fine di specie ittiche. La balneazione è vietata nelle spiaggette del borgo. Per passare qualche ora in riva al mare, si può approfittare dei lidi a un km dal centro abitato. Non c'è arenile, ma il mare è limpido e delle pedane attrezzate di sdraio e ombrelloni renderanno gradevolissimo il vostro soggiorno. Sferracavallo è un luogo per cultori delle tradizioni marinare, non ha locali sofisticati, nè ambientazioni fashion. L'essenzialità e le bellezze naturali sono la sua cifra stilistica. Per gustarne a pieno l'estetica è meglio recarvisi a inizio settimana, quando le flotte di turisti e di palermitani non si riversano in massa per le strade del borgo. Spostandosi in macchina in direzione di Capaci, è possibile ammirare lo spettacolo dell'isolotto "delle femmine" (di cui vi parlerò in un altro post). Assistere a un tramonto sulla minuscola isola è un'esperienza estetica unica, da immortalare assolutamente!!! A Sferracavallo si arriva con facilità dalla tangenziale viale Regione siciliana, da lì si procede in direzione Tommaso Natale e si svolta allo svincolo per Sferracavallo. (Foto Maristella Panepinto)

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